PANTERA BIONDA

COLLANA
 PANTERA BIONDA
 
PERCORSO  FUMETTI ITALIANI DOPOGUERRA [Vari]
EDITORE ARC > A.V.E. (Anonima Veritas Editrice)
NAZIONE  Italy
ANNO 1948
NOTE  

Pantera Bionda è tra le più fascinose serie del dopoguerra. La prima tarzanide del fumetto italiano si ritaglia ben presto una grossa fetta di popolarità tra i lettori, suscitando interesse sia per l'abbigliamento che per l'atteggiamento disinvolto dell'eroina, tuttavia le proteste perbeniste che si alzano soprattutto dagli ambienti cattolici creano subito problemi all'editore, citato in tribunale  per avere oltraggiato il comune senso del pudore; il perizoma diventa un gonnellino sempre più lungo, fino ad arrivare al ginocchio; si aggiunge una camicetta sopra al reggiseno originario; perfino i piedi nudi sono considerati troppo sexy e quindi coperti da calzature.
In realtà pare evidente che in questa eroina, precursore delle femministe degli anni Sessanta, disturbino il senso di indipendenza oltre che la parità con il  maschio, che riuscirà ad emergere sino al n. 108 quando troverà col matrimonio la sconfitta del proprio ruolo. Oltre che ad arrendersi al gruppo sempre più insistente che ne chiede la chiusura, una delle prime prove di violenza intellettuale che ne decretano la fine scoraggiando i lettori che nel diverso look e atteggiamento non ritrovano più l'interesse di una volta, uno spaccato della società di quel tempo che va oltre il valore del fumetto di per se stesso già molto interessante. Una serie forse poco conosciuta e da raccomandare ad ogni appassionato.


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