Complice una promessa fatta da Paperone di concedere credito illimitato a Paperino presso il proprio supermercato, lo stesso nipote si ribella alle angherie di Paperone sul lavoro licenziandosi, confidando proprio nella promessa. Paperone per punirlo fa svuotare il supermercato privando il nipote della possibilità di rifocillarsi, e nasconde tutti gli alimenti. Nel tentativo di recuperarli Paperino e i nipotini si imbattono in una tribù indiana che dopo un malinteso fraternizzano con i paperi, aiutandoli in modo da poter permettere loro di rimanere indipendenti economicamente dall'arcigno zione.

Durante un picnic nel bosco Paperino si imbatte in un aquilone sul quale è rimasto fortunosamente appeso Cip. Come al solito chi ci rimette è sempre il povero papero.

Paperino tenta invano di declamare i suoi versi ad una Paperina recalcitrante, finendo per fare la solita figura derelitta e rimettendoci anche denaro per pagare una multa molto salata.

Per far fare scuola guida a Paperina, il povero Paperino si ritrova a dover pagare i danni causati dalla sbadata scolara, oltre alle multe per le infrazioni commesse.

I Bassotti cercano di rubare i mille dollari del premio della lotteria organizzata da Nonna Papera, ma scoperti da quest'ultima finiscono per diventare loro malgrado l'attrazione comica della lotteria di beneficenza.

Per colpa di un macchinoso piano criminale ordito da Gambadilegno e i suoi soci, Pippo viene a sua insaputa trasformato in lupo mannaro per catturare i gatti del quartiere con lo scopo di trasformarli in animali da pelliccia e truffare così i pellicciai. Grazie a Topolino il piano viene sventato e i ribaldi catturati ed assicurati alla giustizia, ed i mici liberati e riconsegnati alle loro padrone.