BATMAN

COLLANA
 BATMAN
 
PERCORSO  FUMETTI ITALIANI DOPOGUERRA Ed. A. Mondadori
EDITORE Arnoldo Mondadori Editore
NAZIONE  Italy
ANNO 1966
NOTE  

La testata Batman viene pubblicata dalla Mondadori a partire dal 12 dicembre 1966, come ideale ripresa del Superalbo Nembo Kid (poi Batman Nembo Kid), che aveva chiuso le pubblicazioni, pochi mesi prima (in concomitanza della trasformazione in "Superman Nembo Kid" degli "Albi del Falco" fino a quel momento denominati soltanto "Nembo Kid"), con il n°85 (23 maggio 1966).

 

La collana proseguirà fino al n°82 (29 marzo 1970). Agli 82 numeri regolari vanno aggiunti un supplemento ("Superman e Batman Superalbo Speciale", suppl. al n°22 del 10 dicembre 1967) ed almeno 4 numeri con una piccola variante pubblicitaria Total in copertina (50, 57, 60 e 68). I numeri 22, 37, 38, 46, 47 e 48 contengono inserti o allegati.

 

La periodicità è per i primi 6 numeri mensile per trasformarsi successivamente in quattordicinale fino al termine della serie. La foliazione di 48 pagine (più 4 di copertina) rimarrà sempre la medesima ma per i primi 36 numeri la rivista sarà completamente in bianco e nero (copertina ovviamente esclusa) mentre dal numero 37 alternerà pagine a colori a pagine in bianco e nero. Dal numero 37 verranno inoltre modificate leggermente anche le dimensioni dell'albo che passeranno da 18,5 x 24,0 a  17,5 x 25,5 rassomigliando maggiormente al formato originale americano.

 

Piuttosto curioso è comunque il discorso che riguarda la colorazione degli albi della collana.
I primi trentasei numeri sono definibili in bianco e nero e si può notare l’intervento di abili fotolitisti o di qualche grafico che hanno aggiunto delle zone di retinatura per rendere probabilmente meno piatto il risultato che si sarebbe ottenuto con la semplice pellicola del nero che in originale è al tratto cioè disegno secco senza sfumature o retinature.
Dal numero 37 al numero 60 si adotterà una colorazione che prevede i quattro canonici colori in bianca ed una bicromia in volta.
La bicromia era il risultato del nero al quale veniva aggiunto un colore che poteva essere un blu, un verde, un arancione o un rosso; non necessariamente si trattava di un colore primario poiché oltre ai quattro colori di quadricromia vengono prodotti un’infinità di altri inchiostri.
Il colore utilizzato per la bicromia aveva anch’esso dei retini applicati affinché se ne ottenessero diverse sfumature ma il risultato ottenuto con questo metodo di colorazione lascia piuttosto a desiderare.
Dal numero 61 fino all’albo di chiusura si passa ad una più canonica colorazione a quattro colori in bianca ed uno in volta (cioè il nero al tratto semplice) esattamente come s’era visto per anni sulle storiche collane precedenti ovvero gli “Albi del Falco” (dei quali la collana di “Superman” era anche numericamente la continuazione) ed il “Superalbo Nembo Kid”.

 

La direzione della testata per i primi 58 numeri è affidata a Enrico Bagnoli; in questa prima fase verranno presentate innanzitutto le storie tratte da "Detective Comics" e dalla ononima testata "Batman" in ordine quasi cronologico e praticamente in contemporanea alla loro uscita americana ma anche team-up con Superman tratti da "World Finest" e con altri eroi DC tratti da "Brave and the Bold" con una struttura degli albi che in linea di massima sarà quella di due storie "attuali" e una di "retrospettiva". Alcuni numeri ospiteranno inoltre storie di Batman realizzate in Italia (dalla foliazione generalmente maggiore di quelle originali) e storie di Flash tratte dalla sua collana.   

 

Bagnoli sarà poi sostituito da Mario Gentilini lo storico direttore delle prime 526 uscite della collana "Albi del Falco" (e che tornerà nuovamente a dirigere in contemporanea con l'assunzione della guida di questa testata).

 

Tale avvicendamento segna anche, in qualche modo, una nuova fase della testata che vedrà per svariati numeri la presentazione quasi esclusivamente di vecchie storie di Batman anzichè delle storie contemporanee (così come era stato fino ad allora). Avremo inoltre la progressiva riduzione delle "Bat-rubriche" nonchè di redazionali e iniziative varie legate al nostro eroe. Sparirà anche la rubrica della posta (per poi riapparire in forma striminzita e piuttosto saltuariamente, soltanto con il numero 67).   

 

Al posto di tutto ciò troveremo pagine di barzellette e di giochini più o meno insulsi che renderanno l'albo via via più "asettico" e che probabilmente accentueranno il disaffezionamento dei lettori alla collana che chiuderà infatti i battenti nel giro di meno di un anno.

 


 

A livello di contenuti si può osservare il graduale passaggio di consegne del personaggio da parte del suo creatore Bob Kane alla casa editrice che si concluderà nel 1968.

In realtà Kane usava già da diverso tempo dei ghost artist che disegnavano le storie per lui; l'ultimo di questi fu Sheldon "Shelly" Moldoff.

Tra i nuovi artisti che si avvicendarono sul personaggio meritano una menzione particolare Irv Novick (che lo disegnerà fino alla prima metà degli anni Ottanta) e soprattutto Neal Adams del quale possiamo ammirare gran parte delle storie che produsse per "The Brave and the Bold" che furono una specie di rodaggio per quello che per molti sarà in seguito il "Batman definitivo".

Del suo iconico Batman in solitario compare un'unica storia ed è la pluri ristampata "I fiori dell'eterna giovinezza ("The Secret of the Waiting Graves"-"Batman" 79 ) tratta originariamente da "Detective Comics" 395.

Una curiosità riguarda l'importante storia "One Bullet Too Many" pubblicata in origine su "Batman" 217 che non venne però pubblicata mentre venne inspiegabilmente pubblicato il suo seguito "A Victim's Victim" ("Benda sull'occhio") sul numero 77 di "Batman".

"One Bullet Too Many" è la famosa storia che vede Dick Grayson andare all'università sciogliendo di fatto il lungo sodalizio del Dinamico Duo che durava da oltre trent'anni e per molti storici e filologi è considerata la storia che chiude di fatto anche la "Silver Age".

 


Non ci sono ancora dati

< GRUPPO PREC. GRUPPO SUCC. >